La scorsa notte ha sorriso al Napoli che, con una prestazione senza sbavature, supera il Milan per 2-0 nella prima semifinale di Supercoppa Italiana. Le reti di Neres e Hojlund sono bastate per strappare il pass per la finalissima di lunedì, contro la vincente della gara di stasera tra Bologna e Inter. Nella splendida cornice dell'Al-Awaal Park, i partenopei del tecnico Antonio Conte hanno recuperato al meglio Lobotka e approfittando dell'ottimo stato di Spinazzola, Juan Jesus e Politano tornati titolari, mantenendo il ritmo sempre alto senza dare la possibilità di reazione al Milan. Ma la vera stella del big match è stato lui, Rasmus Hojlund, che ha fatto reparto quasi da solo, arrotondando il risultato con una prestazione da standing ovation.
La prestazione super di Hojlund in Supercoppa in attesa della finalissima di lunedì
La stagione di Rasmus Hojlund al Napoli è iniziata nel migliore dei modi e ieri, contro il Milan, si è rivisto brillare lo stesso calciatore che si è ripresentato alla serie A in maglia azzurra con la splendida prestazione in trasferta alla terza giornata contro la Fiorentina. Spalla a spalla con i difensori del Milan diventando letteralmente imprendibile quando ha spazio per accentrarsi, crea assist per i compagni ma anche gioco a centrocampo, famelico quando si tratta di finalizzare. Fa reparto ma anche gruppo e la coesistenza con Lukaku, pronto per tornare, non sarà un problema: dopo la gioia del gol del raddoppio, abbraccia il suo compagno di squadra, che dalla panchina ha sostenuto i compagni confermandosi un vero leader dentro e fuori dal campo.
Il Napoli sorride in attesa di conoscere stasera sera la sua avversaria, mentre il Milan si lecca le ferite per l'occasione sprecata, dicendo così addio a tutte le Coppe extra campionato. Ufficialmente senza coppe, i rossoneri di Max Allegri devono focalizzarsi sul campionato, con la voglia di tornare a correre per inseguire il sogno tricolore. Nello spogliatoio però, non è dato ancora parlarne: per il tecnico rossonero la priorità è il ritorno in Champions con un piazzamento tra le prime quattro, in attesa del mercato di gennaio per risolvere il vuoto lasciato da Gimenez in attacco, con troppe poche alternative in attesa del suo ritorno a disposizione.






